Arriviamo in macchina a Levade (Livade), ai piedi della più famosa località di Montona (Motovun), scarichiamo le nostre bici, mountain bikes, per sicurezza, perchè ci hanno detto che la superficie della ciclabile non è delle milgiori, meglio non rischiare....e abbiamo fatto bene!! Levade è un piccolo borgo con poche case nell´entroterra istriano, posato in una bellissima vallata verde, a destra e sinistra ci sono monti non più alti di 300 metri. Iniziamo la pedalata su una larga strada sterrata, parrallelamente ad uno stretto canale d´acqua, la giornata è favolosa, dopo qualche giorno di pioggia ora c`è il sole e l´aria è limpidissima, il verde primaverile é intenso e in forte contrasto con la terra, rossa come un campo da tennis. In questa mezz´ora passiamo davanti a un ranch di cavalli, a una tenuta di cani (di tartufo?) e quasi sempre ci accompagna il gracchiare delle rane. Si arriva a un grande bivio e a un ponte dove passa la statale che porta a Buje ed a Parenzo, dipende in che direzione si vuol andare. Noi giriamo verso Buje e subito dopo circa 200 metri sulla statale asfaltata giriamo a destra (cartello per Grosznjan - Grisignano) e saliamo su uno sterrato largo per ca 4,8 km sempre in leggera ma continua salita, fino ad arrivare nel bellissimo borgo medievale di Grisignana (Groznjan), ubicato sun colle roccioso, chiamato anche il paese degli artisti, qui si respira e si vive l'arte, con le bici passimao per il suo labirinto di viuzze che diventano un grosso palcoscenico soprattutto d´estate quando si alternano incessantemente note di jazz e musica classica.
Poco fuori dal paesino troviamo senza problemi il percorso della Parenzana, un grande cartello indica i dettagli tecnici; subito entriamo in una galleria corta, la prima di una lunga serie (ca 5-6 fino a Levade) di tunnel e splendidi viadotti. Qui inizia la nostra bellissima discesa (ca 20 km) verso Livade, il nostro punto di partenza e anche d´arrivo. Bisogna dire che la superficie della ciclovia non é ancora in perfette condizioni, per ora si sconsiglia di farla con la bici da corsa! Indimenticabile invece il panorama che si può ammirare verso la vallata sottostante, verso paesini arroccati in cima ai monti. La vegetazione è molto varia: ulivi, pini, castani abeti, una favola, avanziamo lentamente un pó perchè scattiamo foto dopo ogni curva e poi perchè il trenino doveva fare un sacco di deviazioni per costeggiare le vallate. Giunti dinuovo al punto di partenza del tour, ci fermiamo in uno dei ristoranti a Levade (Ristorante Zigante) e ci godiamo un favoloso piatto di pasta fatta in casa con ...tartufo ovviamente!
Il tratto Trieste - Visinada > 61 km in pianura (290 m dislivello) durata 3-4 ore.
La Parenzana, ora lo sapiamo, collegava Trieste a Parenzo attraverso tutti i centri dell’Istria nord occidentale: Capodistria, Pirano, Buie, Grisignana, Piemonte, Levade, Montona e Visinada. Permetteva il trasporto di vino, olio d’oliva, frutta, verdura, sale, calce, legname ed altre merci. L’ultimo suo viaggio é avvenuto il 31.8.1935. Per la concorrenza del trasporto su strada, la ferrovia è stata smontata, i vagoni e le locomotive venduti e distribuiti e le rotaie caricate a bordo di una nave per spedirle in Abissinia. Probabilmente la nave è stata affondata nel Mediterraneo. Dalla chiusura della Parenzana sono passati 73 anni, ma le sue stazioni sono ancora ben conservate ed abitate. Anche i viadotti ed i tunnel si sono conservati e costituiscono un’attrazione affascinante della zona. Consapevoli della bellezza di questo percorso che attraversail paesaggio istriano, molti sono stati gli appassionati, ricercatori, ciclisti e amanti della natura che sottolineavano il potenziale turistico della Parenzana. Con l’aiuto economico dell’Unione Europea, il percorso della ferrovia è stato riaperto, ripulito da detriti e da sterpaglie ed i ponti stati rimessi in sicurezza dotandoli di protezioni.
La Parenzana inizia in Italia a Trieste e poi va verso Plovania, il confine con la Slovenia. Si suggerisce di iniziare l’escursione dal villaggio turistico di Canegra da dove si procede seguendo le segnaletiche gialle in direzione di Buie. Il percorso continua svoltando a sinistra per quasi 180 gradi, passando davanti a quella che un tempo era la stazione di Savudrija-Salvore. Da lì si passa su una strada asfaltata in direzione di Marcovaz, da dove si esce dalla Parenzana per imboccare la strada principale svoltando a sinistra all’incrocio con la statale “Y istriana”. Si attraversa l’incrocio e, seguendo la segnaletica gialla, si svolta nuovamente a destra sulla Parenzana che conduce fino a Caldania da cui, svoltando a destra, si procede sulla strada principale verso Buie. Dopo 1,5 km si svolta a sinistra e si ritorna sulla strada bianca della Parenzana, su terra battuta. Attraversata Volpia, si procede fino alla strada principale Buie – Castelvenere dove si svolta a destra verso Buie. Dopo solo 1 km si segue l’indicazione “Parenzana” quindi si svolta su un stretto sentiero cementato. Oltrepassata la vecchia stazione di Buie, il percorso continua lungo la strada principale in direzione di Grisignana dove, dopo due curve in salita ben impegnative, si svolta a destra e ci si trova nuovamente sulla ciclovia della Parenzana. Si attraversa poi la stazione di Tribiano fino alle porte del tunnel (chiuso) di San Vito. Qui si svolta a destra e si arriva di fronte a Grisignana dove entriamo nel tunnel Kalcini (178,7 m). Seguendo le indicazioni, si ritorna sulla strada bianca in ghiaia e terra battuta. Si continua attraverso Biloslavi, il tunnel Castagna (69,9 m) e si arriva sotto Piemonte dove la strada si allarga. L’itinerario continua fino ai 3 tunnel di “Završje 1” (35 m, 28 m e 61,8 m). Si procede passando vicino a Visintini e dopo qualche centinaio di metri si arriva al viadotto “Antonci” (61,8 m). Dopo pochi metri si arriva a Crti dove, continuando il percorso della Parenzana, si attraversa il viadotto (68,5 m) ed il tunnel di “Freski” (146 m). Si arriva poi fino alla vecchia stazione di Portole dove, lungo una leggera discesa, si procede svoltando leggermente a destra attraverso il viadotto Portole (75,2 m). Continuando la discesa si arriva dopo pochi chilometri a a Levade dove c’è il museo della Parenzana. Da Levade il percorso continua per la strada principale che attraversa il ponte sul fiume Quieto. Poi fiancheggiando il lato sinistro della collina, si passa il tunnel di Montona (222 m) e si procede verso la vecchia stazione di Caroiba fino al viadotto Crvar (39,9 m). Sempre in lieve discesa, si arriva al viadotto Sabadin (64 m) ed infine alla vecchia stazione di Visinada. La Parenzana come pista ciclabile non finisce a Visinada, ma prosegue per altri 20 km fino a Parenzo passando per Visignano (Višnjan in croato) e Villanova di Parenzo (Nova Vas).